Prima di affrontare questo interessante tema è necessario capire cosa si intenda con omeopatia e come essa agisca.
Cos’è l’omeopatia?
I rimedi omeopatici derivano dalla natura e possono essere di origine minerale, vegetale o animale. L’omeopatia è definita come la medicina dei simili, in quanto si basa sul principio che il simile cura il simile e fu scoperta ancora nel 18secolo dal medico tedesco Hahnemann.
Lui si accorse di come alcune sostanze provocavano dei sintomi nelle persone sane. Gli stessi sintomi nelle persone malate potevano essere curati con le stesse sostanze diluite e dinamizzate, cioè agitate per molto tempo.
Queste sostanze non hanno effetti collaterali in quanto, come detto, sono molto diluite. L’omeopatia infatti è anche definita come medicina dolce: provoca, infatti, una risposta al sintomo e permette di riequilibrare lo stato di salute della persona stimolandola a guarire. Caratterizzata da un approccio olistico e personalizzato, essa mira ad intervenire sulla persona intesa come unità indissolubile di corpo e psiche, stimolando le forze di autoguarigione dell’organismo. Lo stesso sintomo può essere curato con rimedi diversi.
Come e per chi può essere utile?
Sull’omeopatia ci sono sempre state diverse discussioni relative alla sua effettiva efficacia. Quello che possiamo affermare è che essa può essere utilizzata come supporto ma non può andare a sostituire il farmaco. L’omeopatia può essere utile soprattutto quando il disturbo deriva da un malessere emotivo che poi ricade sul corpo. Essa è indicata in modo particolare per i bambini, le donne in gravidanza e persone in pluriterapia. Infine vi lasciamo una piccola curiosità: anche gli animali hanno un’ottima risposta nelle terapie omeopatiche.
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