La dipendenza da cibo, un problema sempre più diffuso

Alcuni cibi più di altri generano in chi li assapora il desiderio di averne ancora. A volte, però, il limite della semplice “preferenza” viene superato e degenera in una vera e propria dipendenza. Come succede? Ve lo spieghiamo nelle prossime righe.

Nella maggior parte dei casi, questo desiderio spasmodico non è dovuto a problematiche fisiche ma ad un disturbo psicologico denominato dipendenza da cibo. Questo disturbo è caratterizzato da una alterazione da parte della mente della naturale percezione della fame e del senso di sazietà. La persona dipendente da cibo riconosce in esso uno strumento di soddisfacimento di bisogni frustrati, primo fra tutti quello di affetto, sicurezza e amore.

Così facendo, l’alimentazione smette di essere funzionale al corpo per il suo mantenimento per divenire, invece, uno strumento di soddisfazione psichica. Le persone con questo disagio sono portate ad intervenire attraverso diete per perdere chili, la diminuzione di ciò che si mangia e la scelta di cibi più sani. Queste strategie, però, tendono a non avere una lunga durata se non sono accompagnate da una piena consapevolezza del fatto che quel senso di fame che si prova in maniera costante non è un bisogno reale ma creato dalla nostra mente, una somatizzazione di un nostro disagio psichico che cerca di trovare nel cibo una forma di soddisfacimento e di sfogo.

In genere, infatti, dopo un periodo di dieta, il dipendente da cibo tende a “crollare”, affetto da un senso di fame che sembra mordere per recuperare tutte le rinunce alimentari fatte. Questo disturbo si può palesare con comportamenti caratteristici come:

  • mangiare più velocemente;
  • mangiare anche quando ci si sente pieni;
  • alimentarsi senza distinguere più tra il senso di fame o sazietà;
  • pensare ossessivamente, anche quando si compiono altre attività, a quando si consumerà nuovamente del cibo;
  • notare un aumento negli acquisti dedicati al cibo o di tempo dedicato al suo consumo;
  • tendere a mangiare da soli con il minor consumo di cibo quando si è in compagnia.

Per questa ragione è importante comprendere che la dipendenza da cibo è affrontabile e gestibile, come ogni tipo di dipendenza, innanzitutto attraverso un percorso psicoterapico. In questo modo, la persona sarà accompagnata passo dopo passo e attraverso una metodologia collaborativa riuscirà ad affrontare il piacere del cibo nuovamente in maniera equilibrata. Nella nostra Farmacia puoi ricevere tutte le informazioni del caso per affrontare al meglio la dipendenza da cibo, grazie in particolare alla nostra collaborazione con il Dott. Guido D’Acuti, Psicologo Psicoterapeuta.