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Elettrocardiogramma: a cosa serve e come prepararsi

L’elettrocardiogramma (ECG) è l’esame che consente di registrare e rappresentare sotto forma grafica l’attività elettrica del cuore, corrispondente alle azioni di contrazione e rilascio proprie dell’attività di pompaggio del sangue.

Può essere eseguito a riposo, modalità standard in cui il paziente durante l’esecuzione viene fatto sdraiare su un lettino, o sotto sforzo, durante il quale il paziente cammina su un tapis roulant o pedala su una cyclette.

A che cosa serve l’elettrocardiogramma?

L’elettrocardiogramma permette di valutare le variazioni elettriche che si verificano durante l’attività cardiaca. Serve per vedere se il cuore è sofferente e se il ritmo cardiaco è regolare oppure no. Le informazioni che fornisce, infatti, permettono di identificare:

Più in dettaglio, l’elettrocardiogramma standard permette di misurare il ritmo cardiaco per verificare l’eventuale esistenza di aritmie oltre che l’eventuale aumento di dimensione delle camere cardiache: ventricoli e atri. L’elettrocardiogramma sotto sforzo, invece, viene eseguito per individuare eventuali patologie cardiache latenti.

Come si svolge l’elettrocardiogramma?

Prima di eseguire l’elettrocardiogramma l’operatore applica sulla pelle del paziente gli elettrodi – sotto forma di piastrine adesive o ventose, servendosi di un gel elettroconduttore – che vengono collegati all’elettrocardiografo. L’attività elettrica generata dal cuore viene captata quindi dai fili e trasmessa all’apparecchio che provvede a elaborarla e stamparla su carta sotto forma di un tracciato grafico (l’elettrocardiogramma).

L’esecuzione dell’elettrocardiogramma ha una durata di circa 5 minuti e non è prevista alcuna norma di preparazione relativa all’esame.

L’esecuzione dell’elettrocardiogramma sotto sforzo è controindicata per i pazienti che soffrono di gravi insufficienze cardiache. L’elettrocardiogramma standard, invece, non ha controindicazioni.

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